La mobilità articolare permette di compiere movimenti più ampi con minore difficoltà e maggiore economia

Per mobilità articolare, detta anche flessibilità o estensibilità oppure anche articolarità, si intende la capacità di un'articolazione di compiere movimenti ampi. Maggiore è la mobilità articolare maggiore sarà l'arco di movimento compibile dall'articolazione.
Ciò significa che le articoalzioni se più mobili, possono compiere movimenti più profondi con maggiore facilità, fatcando meno fatica e senza avvertire sensazioni di fastidio o dolore.

Tipologie di esercizi per migliorare la mobilità articolare

Mobilizzazione attiva

L’azione dei muscoli agonisti porta le articolazioni nei massimi gradi di movimento. Attivando i muscoli le articolazioni si muovono per quanto siano in grado i muscoli attivati di sostenere il gesto. Questo tipo di esercizio torna particolarmente utile in campo postulare. Dato che ciò, oltre a influire sui fattori articolari, che alterano la postura, permette di intervenire anche sugli aspetti della tonicità muscolare, implicati nell’assetto del corpo.

Mobilizzazione passiva

L’articolazione viene portata negli angoli massimi di movimento per effetto della gravità. Ossia del peso del corpo o parte di esso, oppure piccolo sovraccarico che spinge l’articolazione nel suo massimo movimento. La gravità, o il peso se preferite, diventa il fattore che amplia il movimento mentre i muscoli possono quindi rilassarsi in quanto non debbono essere attivati, ciò determina la possibilità di ampliare maggiormente l’angolo articolare e di mantenere più a lungo le posizioni, in quanto meno faticoso.

Mobilizzazione balistica

Attraverso oscillazioni e molleggi l’articolazione viene spinta nei suoi massimi gradi di movimento, sfruttando così l’azione muscolare e l’elasticità dei tessuti stessi. Si utilizzano movimenti di slancio del corpo sui vari piani di movimento. Questa forma di mobilizzazone articolare è un metodo spesso poco efficace, in quanto i fusi neuromuscolari possono irrigidire i tessuti come risposta riflessa, frenanado il movimento per effetto della contrazione muscolare del muscolo sottoposto a stiramento nel movimento stesso, spesso nell'ultima fase del gesto, quando cioè l'articolazione si estende o flette maggiormente, vanificando l'esercizio.

mobilità articolare

Questo tipo di esercizi di mobilità articolare risulta essere adatto in campo sportivo, su soggetti quindi già molto ben allenati, per migliorare e sfruttare anche l’elasticità muscolare e preparare il corpo a gesti complessi ed impegnativi quali quelli dello sport. Ma la mobilizzazione balistica è poco produttiva per i non atleti, soprattutto se non più giovani.

Delle tre tipologie esposte quella passiva risulta essere la più efficace qualora l’obiettivo sia espressamente la mobilità articolare.

Cosa sapere ancora sulla mobilità articolare?

Bisogna inoltre precisare che molti esercizi spesso presentano azione diversa a carico di differenti articolazioni. Ciò significa che determinati esercizi promuovono la mobilità di numerose articolazioni e le stesse possono essere in alcuni casi soggette ad azione attiva, passiva o balistica a seconda dei casi. Quindi per esempio un esercizio può determinare mobilizzazione passiva di una articolazione ed attiva o balistica di un’altra.
Infatti è importante chiarire che, se non vi sono ragioni legate ad infortuni per eseguire esercizi di mobilizzazione dove sarà pertanto importante avere il focus sull’articolazione offesa, gli esercizi che coinvolgono catene di articolazioni, e pertanto non una sola articolazione, risultano essere più interessanti, importanti ed efficaci. Questo perché il corpo in ambiente si muove attraverso catene cinetiche (sequenze di più muscoli ed articolazioni che si attivano in modo organizzato per compiere il gesto), quindi anche la mobilizzazione, se svolta rispettando lo stesso principio, diventa più profittevole per garantire un miglioramento dello stato del corpo, ed un reale giovamento nei movimenti comuni e quotidiani.

Come impostare un allenamento per migliorare la mobilità articolare

Per migliorare la propria mobilità è necessario eseguire esercizi almeno 2 o 3 volte la settimana.
La corretta tecnica esecutiva prevede il mantenimento delle posizioni di tensione, senza sensazione dolorosa, per 30/60 secondi.

Estratto da "Esercizi di mobilità articolare - nuova edizione"

a cura di Nicola Sacchi



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