L’allenamento è dato da un insieme di esercizi svolti per migliorare le capacità fisiche.
Con l’avvento delle palestre moderne e del fitness questo concetto fondamentale si è perso o meglio è stato deformato. Troppe volte ho visto in tutte le palestre eseguire degli esercizi inutili e dei programmi di allenamento privi di ogni fondamento razionale di metodologia dell'allenamento. per questa ragione ho deciso di estraniarmi da quella realtà per percorrere una nuova strada che vuole riportare l'allenamento alla sua condizione naturale.
L’obiettivo principale di un allenamento deve essere il miglioramento delle capacità fisiche. L'obiettivo dell'allenamento funzionale deve essere migliorare tali capacità in funzione dei gesti che caratterizzano l'impegno del mio corpo al di fuori della palestra stessa.
L’allenamento deve condizionare le capacità del corpo, deve essere indirizzato a sviluppare o migliorare una o più qualità atletiche. Questo presupposto fondamentale è stato sostituito nel mondo del fitness con il fine estetico di dimagrire, rassodare, tonificare.
L’allenamento non si può considerare tale se ha come unico fine il dimagrimento, la tonificazione o il rassodamento. Questi obiettivo se sono l’unico motivo che porta una persona a fare attività fisica si devono raggiungere attraverso il condizionamento atletico: migliorare le capacità atletiche di un individuo innesca dei processi di adattamento biochimico che hanno anche dei risvolti estetici: aumentare la forza rende i muscoli più tonici, rassoda i tessuti e attiva il metabolismo promuovendo il dimagrimento.
L’allenamento deve essere strutturato sul miglioramento prestazionale, anche le persone che non hanno mire sportive, ma vogliono semplicemente mantenersi in forma, devono basare la loro pratica di attività motoria su questo presupposto. questo è ciò che propone L'ALLENAMENTO FUNZIONALE.

Per condizionare al meglio il fisico è necessario impostare un programma di allenamento razionale che deve considerare diversi fattori:
-Stimolo adeguato,
-Rapporto ottimale attività / recupero,
-Progressione temporale del lavoro,
-Pianificazione a lungo termine,
-Raggiungimento dell’affaticamento,
-Concentrazione e determinazione nel voler raggiungere un obiettivo.

Stimolo adeguato
Per stimolo si intende l’insieme degli esercizi svolti. Lo stimolo deve essere in grado di attivare i processi di supercompensazione e al tempo stesso non deve essere eccessivo da portare ad overtraining o ad infortuni.
Lo stimolo è caratterizzato da:
-intensità di lavoro, percentuale di carico rispetto al massimale,
-volume, numero complessivo di ripetizioni, serie, kg sollevati, durata degli esercizi ecc,
-densità, rapporto tra durata degli esercizi e tempi di recupero tra essi,
-durata, tempo effettivo di lavoro,
-complessità, selezione degli esercizi svolti
-condizioni di lavoro, numero di appoggi, grado di stabilità,
-tipologia di attrezzo utilizzato,
-planarità del movimento.

Questi parametri devono essere considerati e valutati attentamente per produrre uno stimolo adeguato. Inoltre devono essere personalizzati per ogni singolo atleta, in quanto ogni persona risponde in maniera soggettiva all’allenamento, al tempo stesso presenta esigenze ed esperienze personali ed ha un personale stile di vita che deve essere tenuto in considerazione nella valutazione dell’attività da svolgere. gli esercizi svolti per essere in grado di attivare questo stimolo devono ambire al condizionamento di determinate capacità atletiche, ciò significa che eseguire slanci per i glutei ad una gluteus machine non serve a un c.

Rapporto ottimale attività / recupero
È ormai noto a tutti che il corpo produce la supercompensazione durante le fasi di riposo e non durante l’allenamento, pertanto è importante che vi sia il giusto equilibrio tra queste componenti.
L’allenamento funzionale prevede esercizi complessi ed un lavoro decisamente completo di tutto il corpo, per questa ragione è particolarmente importante non esagerare con gli allenamenti. Ciò significa che 2 o 3 allenamenti settimanali sono le reali necessità di lavoro di chi si approccia a questo metodo di allenamento. Per questa ragione, a meno chè non si voglio otenere un condizionamento cardiovascolare sul lungo periodo che per intenderci è ciò a cui aspira un ciclista o un maratoneta, è inutile fare lunghe sessioni di attività aerobica o partecipare a corsi di ginnastica collettiva dai nomi più strani, secondo le ultime mode del momento, che anche in questo caso non servono a un c. Una frequenza di allenamento maggiore potrebbe essere adatta a persone particolarmente dotate geneticamente o comunque a persone che non hanno altri impegni nell’arco della giornata. Anche in questo caso è importante sottolineare come le attività extrasportive possono incidere sulle reali capacità di allenarsi di una persona e devono perciò essere tenuto in considerazione per creare questo rapporto ottimale attività / recupero.

Progressione temporale del lavoro
Per ottenere un continuo miglioramento delle capacità fisiche è indispensabile creare una progressione dello stimolo nel tempo. La progressione è ottenibile soltanto con l’incremento dei carichi o della durata o ripetizioni degli esercizi. Per questa ragione l’allenamento deve cambiare nel tempo e deve incrementare l’impegno del praticante per garantire un costante miglioramento impedendo così di raggiungere fasi di adattamento. ripetere perennemente gli stessi programmi di allenamento non serve a un c.

Pianificazione a lungo termine
L’allenamento oltre a presentare incrementi di carico deve essere strutturato nel tempo in modo da affrontare il condizionamento attraverso una serie di step.
Ciò significa che è necessario utilizzare diversi protocolli di lavoro che affrontano tematiche diverse del condizionamento fisico. Per ottenere un miglioramento globale delle capacità fisiche, obiettivo che si prefigge l’allenamento funzionale, non è possibile pensare di fare tutto contemporaneamente, ma bisogna pianificare il lavoro nel tempo, strutturando un percorso che periodicamente impone il cambiamento degli obiettivi da raggiungere e degli esercizi da svolgere. Modificando così il lavoro è possibile anche impedire ogni forma di adattamento e progredire più rapidamente.

Raggiungimento dello stato di affaticamento
L’affaticamento è quel livello di fatica che non consente più lo svolgimento di quel determinato esercizio. Questo stato è raggiungibile solamente se l’atleta utilizza tutte le proprie risorse fisiche nell’esecuzione di ogni esercizio proposto, o meglio se esegue l’esercizio fino a quando il corpo non è più in grado do proseguire.
Raggiungere questo stato è fondamentale per innescare i processi di supercompensazione, in quanto in questa condizione il corpo vede perturbare la propria omeostasi e di conseguenza riconosce questa condizione come necessità di sviluppare modificazioni di carattere biochimico che permettono di riuscire a rispondere in maniera migliore allo stimolo stesso nel caso si ripresenti in una occasione successiva. fare esercizi seguendo uno schema a ripetizioni prestabilite senza raggiungere questo stato non serve a un c.

Concentrazione e determinazione nel voler raggiungere un obiettivo
La motivazione e la concentrazione sono essenziali per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo nella vita. Anche nel caso del condizionamento fisico la volontà di imparare e di migliorare sono indispensabili per rendere più produttivi gli allenamenti. fare le cose tanto per fare senza motivazione e credere che sia sufficiente per ottenere i risultati sperati è come credere a Babbo Natale.
tutti questi aspetti devono coniugarsi con l'idea e la concezione di "funzionalità" del corpo, che anzitutto va contestualizzata:
-valutazione dell'individuo, in virtù di età, situazione fisica, patologie, esperienze motorie ecc.,
-valutazione del fine, rieducativo, sportivo, generale,
-valutazione dell'ambiente, struttura dove si allena oggetti a disposizione.

Nel momento in cui si ha chiaro il contesto bisogna strutturare un percorso idoneo che tiene conto dei suddetti parametri e li armonizza all'idea di funzionalità, ossia alla necessità di rendere ciò che viene svolto idoneo a sviluppare un miglioramento motorio utile per svolgere meglio i gesti per i quali viene eseguito la stesso (sport, vita comune, recupero motorio ecc).

Queste considerazioni rappresentano le basi, le radici dell'allenamento funzionale.
a cura di Nicola Sacchi


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