Le sostanze attive sul nostro organismo sono numerose, quelle con azioni più marcate vengono classificate come principi attivi di natura farmacologica. Sostanzailmente delle numerose sostanze che interagiscono sul corpo, qualora questa interazione sia in grado di intragire con una patologia trova impiego in campo terapeutico e viene pertanto definita farmaco. Proprio la capacità di contrastare problemi derivanti da una patologia le classifica come farmaci appunto.
Delle numerose sostanze classificate come tali alcune hanno un'attività limitata sul corpo come ad esempio l'aspirina; altre invece una azione rilevante come ad esempiop l'insulina. Ovviamente a seconda dell'entità della loro azione anche i possibili wffetti collaterali che ne conseguono sono differenti, quindi anche la loro "pericolosità". Da ciò ne consegue una diversa normativa che disciplina diversamente le numerose sostanze farmacologiche.
Alcune di queste sostanze presentano una attività che influenza le prestazioni fisica. Pertanto la loro somministrazione "altera", migliora le capacità dell'atleta. Queste sostanze quindi in grado di avere effetti positivi sulla prestazione fisaica viziano i risultati delle competizioni e pertanto il Comitato Olimpico ha deciso di vietarne l'uso definindolo appunto doping ed evitando così che gli atleti possano avvalersi di sostanze pericolose per migliorare le preprie performance e sfalsare l'esito di una competizione.
Con il termine doping si intende quindi l'uso di sostanze farmacologiche o farmaci con il solo scopo di aumentare le capacità fisiche e le prestazioni di un atleta senza una esigenza terapeutica. Prendere farmaci senza un reale motivo di salute ma prettamente per migliorare le prestazioni fisica significa quindi doparsi.
Il doping è pertanto un concetto definito e classificato con norme e regole ufficiali della legislazione italiana.
Il doping è infatti contemplato nel diritto italiano, che riprende il regolamento internazionale, e si rifà a tale normativa. per la legge italiana il doping è considerato una pratica sottoposta a particolari controlli, regole e norme, inquadrate nel diritto penale, punibile con diversi anni di reclusione.

La legge prevede una tabella dove sono classificate le sostanze considerate doping e ne limita quindi l'utilizzo. La tabella viene redata dal comitato Olimpico e la legge italiana la trascrive.
il reato di pratica volta al doping contempla l'assunzione di farmaci classificati come sostanza dopante senza necessità mediche ma solo per migliorare la prestazione fisica.
La legge stabilisce che solo in presenza di condizioni patologiche dell'atleta documentate e certificate da un medico è consentito un trattamento specifico con sostanze vietate per doping. Ma anche in questo caso il trattamento deve rispondere a specifiche esigenze terapeutiche e la documentazione deve essere conservata e tenuta sempre a disposizione dall'atleta.
Secondo la Legge 14 dicembre 2000, n. 376 "Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2000, infatti:
Costituiscono doping la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti
Un atleta non può quindi utilizzare tali sostanze in quanto considerate illecite dal regolamento, salvo presentazione di opportuna documentazione medica che ne giustifichi un uso per ragioni terapeutiche di cura di particolari patologie. In quanto un atleta se effettivamente malato e quindi bisognoso di determinate cure è legittimo che prenda tali farmaci, ma la legittimità deve essere pertanto verificata e dimostrata da documentazione medica esaustiva.
Risulta quindi possibile anche per gli atleti curarsi con farmaci classificati dopanti, ma è invece illegittimo e costutisce frode sportiva e reato penale utilizzare medicinali classificati come doping per il solo scopo di migliorare le proprie prestazioni fisiche.
Ovviamente sono solo le sostanze contemplate in tabella ad essere considerate doping, quelle non riconosciute come tali possono essere liberamente prese anche dagli atleti.
Il controllo anti-doping sulle competizioni e sulle attività sportive spetta ad alcuni laboratori accreditati dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) stesso.

Potete consultare anche il testo Farmaci e doping nello sport

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a cura di Nicola Sacchi



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