allenamento dimagrante
Se non riesci a dimagrire è perchè il tuo corpo utilizza meno calorie di quelle che introduci.
logico si dimagrisce quando il dispendio energetico è maggiore dell'introito:

CALORIE CONSUMATE > CALORIE INTRODOTTE

Per incrementare il dispendio energetico è indispensabile intervenire direttamente sul metabolismo.
Lo strumento più efficace per ottenere questo risultato è l'attività fisica. Quindi se non riesci a dimagirre probabilmente il motivo è che non svolgi sufficente attività fisica per creare questo sbilanciamento. Quindi la prima cosa che devi fare è incrementare il tuo dispendio energetico svolgendo una adeguata attività motoria.

Il punto è che nel contesto dell'attività fisica a fini dimagranti vi è grossa confusione, infatti spesso si sente dire che è l'attività aerobica che fa dimagrire in quanto durante la pratica di questo tipo di esercizio il corpo utilizza grassi come fonte energetica. In realtà, seppur vera questa affermazione, l'attività aerobica non è la strategia migliore per dimagrire, mentre altre forme di allenamento, definibili come ad alta intensità, consentono di intervenire direttamente sul metabolismo, incrementando il dispendio energetico nelle fasi successive all'attività fisica.

L'allenamento ad alta intensità è, per definizione, l'esecuzione di esercizi di varia natura fino a raggiungere la condizione di anaerobiosi che porta rapidamente ad affaticamento. Ciò significa svolgere esercizi di tipo anaerobico, promotori della produzione di acido lattico. In altre parole si tratta di eseguire un determinato movimento o gesto atletico ad un livello di impegno tale da essere impossibile da sostenere nel tempo. Eseguendolo fino a quando il corpo non è più in grado di sostenerlo. Di fatto ogni forma di attività anaerobica.

Affaticamento fisico:
L'incapacità fisiologica di mantenere lo sforzo fisico. È un meccanismo di sicurezza utilizzato dal corpo per prevenire modificazioni metaboliche che danneggerebbero la funzionalità muscolare. Sostanzialmente l'affaticamento riduce le capacità di prestazione perché tali capacità, a quella determinata intensità, non sono più sostenibili dall'organismo. L'affaticamento può essere di varia.

Gli eventi metabolici che portano all'affaticamento sono molteplici:

-diminuzione del contenuto muscolare di fosfocreatina
-accumulo di ioni H+ nel muscolo rilasciati dalla produzione di acido lattico e alterazione del pH
-ipoglicemia dovuta alla deplezione delle riserve di glucosio
-riduzione delle riserve muscolari di Ca++
-alterazioni dell'equilibrio intra/extracellulare di elettroliti
-microlacerazioni nelle fibre muscolari
-insufficiente apporto di ossigeno
-deplezione delle riserve di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare
-riduzione della risposta muscolare all'impulso nervoso per vari motivi

Ognuno di questi eventi riduce le capacità del corpo di continuare a sostenere lo sforzo che ha portato al suddetto affaticamento e pertanto l'Esercizio deve essere interrotto oppure l'intensità deve necessariamente ridursi altrimenti il corpo sarà obbligato a fermarsi non essendo più in grado di mantenere tale intensità.

L'allenamento migliore per promuovere il dimagrimento si deve pertanto basare su sforzi brevi ed intensi.
L'efficacia di questo tipo di allenamento si basa sul fatto che quando il corpo è portato al limite delle sue capacità innesca dei processi di adattamento metabolico che gli consentono di stimolare il metabolismo favorendone il dimagrimento.

Esercizi al limite delle capacità perturbano la cosiddetta omeostasi (equilibrio cellulare) e pertanto richiedono all'organismo un nuovo adattamento per ricostituire una situazione di equilibrio. Questo adattamento ha dei costi in terminin energetici. Ciò significa che il corpo, per sviluppare questo adattamento, dovrà utilizzare energia. Ovvero attiverà il proprio metabolismo, consumando quindi calorie dopo lo sforzo. Adattamenti quali lo smaltimento dell'acido lattico, l'incremento della massa muscolare, il ripristino delle riserve di glicogeno ecc. Sono tutti eventi biochimici che determinano dipsendio di energia e attivazione del metabolismo.

Ovviamente il limite fisico varia da persona a persona e chiaramente queste caratteristiche soggettive devono essere tenute in considerazione per strutturare un allenamento terapeutico adeguato ad ogni individuo.

a cura di Nicola Sacchi



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