L'obesità può essere definita come un importante eccesso di massa grassa presente nel corpo, che può causare un incremento dei rischi per la salute del soggetto.
L’obesità attualmente è considerata una vera e propria patologia che presenta sintomi specifici oltre all’eccesso di adipe che quindi richiede reali interventi terapeutici di natura medica per curarla. E' da anni dimostrato che i soggetti obesi hanno un'aspettativa di vita ridotta e pertanto l'impegno degli operatori sanitari è sempre più orientato alla ricerca di strumenti in grado di contrastare questa condizione.

L'obesità è in aumento in tutti i paesi occidentali, al punto da essere definita come una epidemia. Per questo, nei casi di obesità, è opportuno avvalersi di un supporto medico per un corretto dimagrimento.
L'obesità è diventata un problema serio per la sanità pubblica nel mondo, con importanti conseguenze per i costi sanitari. Il controllo medico e farmacologico del peso corporeo è estremamente complesso, perché è essenzialmente una battaglia contro uno dei più forti istinti umani e dei meccanismi ad alta efficienza di captazione e stoccaggio dell'energia.

Attualmente l’eziopatogenesi dell’obesità è riconducibile a due classi di fattori: fattori genetici (determinanti le capacità di accumulare grasso, il dispendio energetico gli istinti alimentari ecc.) e fattori ambientali (stile di vita, abitudini alimentari, sedentarietà, disturbi psicologici, condizioni socio-culturali ecc.).
In realtà il vero problema da controllare sono i fattori ambientali in quanto è ad essi che è attribuibile il concreto aumento di questa patologia.



Come già anticipato numerose sono le possibili conseguenze derivanti dall’obesità:


-Incremento dei livelli di basali di insulina con conseguente alterazione del metabolismo glucidico che puoò portare a sviluppare insulino-resistenza, sindrome metabolica e diabete tipo 2
-Disfunzioni gonadiche nell’uomo con riduzione della produzione di ormoni androgeni comportanti disturbi agli organi riproduttivi quali difficoltà di erezione, ridotta fertilità e impotenza
-Incremento della produzione di estrogeni derivante dall’eccesso di tessuto adiposo responsabile della conversione di androgeni in estrogeni con conseguente alterazioni del ciclo mestruale nella donna e ginecomastia nell’uomo
-Riduzione dell’attività tiroidea con conseguenti alterazioni metaboliche
-Alterazione del rilascio di GH con ulteriori alterazioni metaboliche
-Maggiore incidenza nella comparsa di particolari forme tumorali quali carcinoma endometriale, al seno, all’utero, al colon, al fegato, al pancreas, alle ovaie, alla prostata e linfomi
-Alterazione della sensibilità all’azione delle adipochine che determina una errata percezione del senso di sazietà con conseguente fame cronica
-Alterazione dell’ idrolisi dei trigliceridi che riduce le capacità di produzione di energia
-Stati di astenia, mancanza di energia e stanchezza generale
-Dislipidemie gravi di colesterolo e trigliceridi ematici comportanti roblemi cardiocircolatori, con un maggiore rischio di comparsa di eventi ischemici cardiaci, periferici e cerebrali
-Ipertensione con incremento di rischi di attacchi ischemici
-Insufficienza cardiaca con incremento di rischio di comparsa di attacchi ischemici
-Rischio trombosi venose e polmonari
-Rallentamento delle funzioni cognitivi, dei processi di apprendimento e minore lucidità mentale
-Possibilità di comparsa di emicranie
-Depressione
-Gotta
-Artriti e osteoartriti con deformazione delle capsule articolari
-Lombalgie, svariati dolori articolari e sovraccarico di tutto l’apparato locomotore che determina usura prematura dello stesso
-Alterazioni permanenti dei tessuti cutanei con comparsa di smagliature in seguito alla comparsa di fibrosi cutanee derivanti dall’eccessiva dilatazione della pelle conseguente all’eccesso di sovrappeso
-Disfunzioni epatiche, epatopatie e steatosi epatica che determinano ridotta capacità di metabolizzare le sostanze alterando la biochimica dell’intero organismo
-Disturbi gastroenterinali
-Difficoltà respiratorie, asma, sindrome da apnea notturna
-Incontinenza
-Nefropatie
-Problemi di natura psicologica e con difficoltà di socializzazione
-Difficoltà motorie ed incapacità a svolgere le mansioni quotidiane
-Incremento del rischio di mortalità per l’insieme delle suddette alterazioni.

L' obesità e il sovrappeso in genere nella maggior parte dei casi sono dati dall'assunzione di un quantitativo calorico superiore rispetto a quello realmente consumato.
Negli ultimi decenni si è assistito ad una crescita incontrollata di queste problematiche.
Per contrastare questa epidemia, la medicina moderna ha ricercato svariati tipi di soluzioni tra le quali una serie di farmaci con differenti azioni ma con effetto finale di favorire la perdita del grasso depositato negli anni.


Farmaci per l'obesità e terapia medica

Gli interventi farmacologici fino ad oggi studiati per intervenire sulla massa grassa si basano su differenti meccanismi d’azione ed intervengono pertanto attraverso svariati processi fisiologici:

Riduzione dell’assorbimento dei cibi
Riduzione dell’appetito
Induzione della sazietà
Blocco della lipogenesi
Stimolanti nervosi
Attivatori metabolici
Incremento del dispendio energetico
Inibizione dell’angiogenesi del tessuto adiposo

Oltre alle numerose terapie farmacologiche sono stati introdotti anche numerosi interventi chirurgici come il bypass intestinale, il palloncino gastrico ecc.



Stile di vita contro l'obesità


Nonostante la nascita di terapie sempre nuove, nonostante la battaglia mediatica contro l’obesità e nonostante la grave conseguenza che determina questa patologia, l’obesità è sempre più in aumento ed il motivo è uno solo l’alterato rapporto tra calorie introdotte e calorie consumate.
Pertanto l’unica strada che può sconfiggere questa patologia è riequilibrare questo rapporto. Ciò è possibile soltanto intervenendo sui due membri dell’equazione attraverdso un opportuno stile di vita:

1. Ridurre l’introito calorico alimentare seguendo i principi di una sana alimentazione
2. Aumentare il dispendio energetico attraverso una corretta e costante attività fisica

a cura di Nicola Sacchi



TORNA ALLA SEZIONE ARTICOLI