Gli esseri umani hanno caratteristiche fisiche diverse fra loro e la conseguenza più evidente che spesso succede è data dal fatto che individui diverse rispondono diversamente allo stimolo dell’allenamento.
Le ragioni ovviamente sono di natura genetica: geni diversi caratterstiche diverse. Ma tali geni influenzano direttamente anche l'aspetto.
Anche il metabolismo varia tra individui, pertanto anche la stessa alimentazione non sempre porta allo stesso risultato. Questi fattori sono da tenere in considerazione quando si vuole portare ogni individuo a raggiungere il proprio massimo potenziale fisico.
Alla luce di queste osservazioni già da decenni si è cercato di creare una sorta di classificazione delle persone in base alle loro caratteristiche fisiche. Da questi studi è nato il concetto di somatotipo.
Il somatotipo è un sistema di classificazione antropologica basato sulla struttura corporea, che inoltre risulterebbe correlata alla personalità. Il metodo è stato proposto per la prima volta nel 1940 da Sheldon.
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Secondo tale modello, esistono tre tipi o morfologie di costituzione fisica:
Endomorfo: individuo con la caratteristica di avere un’elevata percentuale di grasso e corporatura robusta, ossatura grande, spalle larghe e vita larga;
Mesomorfo: è il soggetto muscoloso con corporatura atletica, ossatura media, spalle larghe e vita stretta;
Ectomorfo: la persona magra con corporatura longilinea, ossatura piccola, spalle strette e vita stretta.
Queste caratteristiche sono più o meno rappresentate in ogni individuo e pertanto possiamo dire che in realtà una persona rispecchia in maniera variabile ognuna di esse, ecco perché Sheldon decise di adottare una scala da 1 a 7 ad ogni componente per classificare gli individui. In altre parole un ogni persona è classificata con tre valori per esmpio un endomorfo puro ha valori 7-1-1, mentre un mesomorfo puro ha valori 1-7-1, invece un ectomorfo puro 1-1-7.Sostanzialmente l’endomorfia descrive l’adiposità, la mesomorfia la muscolarità e l’ectomorfia la longilinearità.
Secondo Sheldon a queste caratteristiche fisiche sono associate particolari caratteristiche psicologiche che non interessano questo contesto. Dal punto di vista atletico dobbiamo aggiungere che queste caratteristiche fisiche sono legate a determinate caratteristiche metaboliche che comportano una risposta differente di ogni soggetto ad alimentazione ed allenamento.
Metabolismo e somatotipo
L’endomorfo tende facilmente ad ingrassare anche se mangia poco, ha un metabolismo lento. Il suo corpo è geneticamente predisposto all’accumulo delle sostanze, grassi e proteine, pertanto sviluppa facilmente massa muscolare ma altrettanto facilmente ingrassa e fatica a dimagrire, è portato a sopportare volumi elevati di lavoro quindi allenamenti lunghi, ma non riesce a raggiungere alte intensità di allenamento.
Il mesomorfo è portato a sviluppare il tessuto muscolare, i suoi muscoli sono a prevalente fibra bianca e quindi hanno elevate capacità ipertrofiche ed elevata forza muscolare. Il suo corpo è predisposto a svolgere lavoro ad elevata intensità ma anche a sostenere discreti volumi di carico pertanto a buone capacità di allenamento ad intensità elevata. Il suo metabolismo è alto in quanto la sua muscolarità comporta un elevato dispendio calorico, difficilmente ingrassa e riesce a dimagrire facilmente.
L’ectomorfo ha un metabolismo alto, quindi fatica a sviluppare massa muscolare anche perché i suoi muscoli tendono ad essere a fibra rossa. Difficilmente ingrassa grazie al suo elevato metabolismo. Ha scarse capacità di sopportare lavoro, pertanto deve svolgere allenamenti brevi.
Analizzando queste descrizioni è facile intuire che l’approccio all’allenamento ed all’alimentazione deve essere differente a seconda del somatotipo. per massimizzare le performance di ogni atleta o più semplicemente per modellare il corpo nella maniera più rapida ed efficace allenamento ed alimentazione devono tenere conto di queste caratteristiche fisiche.




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a cura di Nicola Sacchi



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