E’ noto da tempo come una carenza di vitamina D possa avere conseguenze negative per la salute. Infatti le conseguenze della carenza di vitamina D sono associate a problemi cardiovascolari, diabete, alcune forme di cancro, alterazione delle funzioni cognitive, depressione, indebolimento del sistema immunitario, allergie, infertilità ed ovviamente perdita o mancato sviluppo di tessuto osseo [Hossein-nezhad A, Holick MF. Optimize dietary intake of vitamin D: an epigenetic perspective. Curr Opin Clin Nutr Metab Care. 2012; 15(6):567–579.].
Oggi è noto che esistono numerosi geni attivati dall’azione della vitamina D. Si ipotizza che possano essere forse 2000 geni, la cui trascrizione è regolata dalla vitamina D. Quindi 2000 proteine che diverse funzioni, la cui espressione è conseguenza di presenza ed azione della vitamina D. Tra questi geni sono noti alcuni responsabili dello sviluppo della placenta e del feto, quindi fondamentali per la nascita di nuovi bambini.
In pratica è già chiaro che il corpo per rimanere in salute necessità di vitamina D, ma rimane controversa la valutazione di quale che sia l’effettivo fabbisogno di vitamina D per rimanere in salute.
La questione del fabbisogno è una conseguenza del fatto che la vitamina D (che in realtà è rappresentata da diverse molecole D1, D2, D3 e D49) viene prodotta naturalmente dalla pelle a seguito dell’esposizione al sole. durante l0esposizione al sole infatti il deidrocolesterolo viene convertito in provitamina D. L’effettiva conversione è però influenzata da numerosi fattori, quali la pigmentazione cutanea, il tempo di esposizione ai raggi UV, la stagione, la latitudine, l’altitudine e l’inquinamento dell’aria, la presenza di calcio. Quindi la reale capacità del corpo di produrre endogenamente la vitamina D è molto soggettiva e quindi estremamente differente da persona a persona.
Oggi le linee guida generali parlano di deficienza di vitamina D in oltre il 90% della popolazione mondiale.
Esistono studi dove la supplementazione di vitamina D incrementa anche la forza e diversi aspetti del metabolismo muscolare, soprattutto negli anziani [Muir SW, Montero-Odasso M. Effect of vitamin D supplementation on muscle strength, gait and balance in older adults: a systematic review and meta-analysis. J Am Geriatr Soc. 2011; 59(12): 2291–2300.], [Pramyothin P, Holick MF. Vitamin D supplementation: guidelines and evidence for subclinical deficiency. Curr Opin Gastroenterol. 2012; 28(2):139–150.], [Pfeifer M, Begerow B, Minne HW, Suppan K, Fahrleitner-Pammer A, Dobnig H. Effects of a long-term vitamin D and calcium supplementation on falls and parameters of muscle function in community-dwelling older individuals. Osteoporos Int. 2009; 20(2):315–322.].
Attuamente pare essere utile un’integrazione di 600/800 UI al giorno di vitamina D per garantire la salute delle ossa e per garantire un apporto consono al fabbisogno dell’adulto.
per maggiori informazioni consultate il testo Integratori per massa, forza e definizione
a cura di Nicola Sacchi